Le esperienze belle non si dimenticano mai, e fanno parte molto importante nella storia di colui che le fa. Dico questo perché, durante le vacanze natalizie del 2011 sono andato a Gaver per una settimana con una comunità dei giovani dell’Rinnovamento nello Spirito per fare un’esperienza di preghiera e spiritualità e partecipare a una formazione cristiana che ha avuto luogo. Devo dire che, questo è stato un momento molto importante nella mia storia e che ha lasciato impronte indelebile ne mio cuore. Ho vissuto con questo gruppo un’amicizia che a mio parere riflette quell’amicizia che potremmo dire che trova la sua origine da Dio, quella che viene dalla potenza dello Spirito Santo. L’identità della comunità di comunione si è manifestata nella relazione fraterna quotidiana che abbiamo vissuto per tutta quella settimana.
Grazie all’apertura, l’accoglienza, attenzione e davvero l’amicizia che personalmente direi che come una persona che non ha tanta esperienza del movimento, mi hanno aiutato ad entrare nella loro realtà. Credo che questi siano i frutti dello Spirito Santo che abbiamo invocato per tutta la settimana. Sì, lo Spirito Santo ha rafforzato e suscitato questa comunità di comunione. Questo è veramente un’esperienza vissuta dello Spirito alla luce della Parola di Dio che veniva letta spontaneamente e accompagnata dai canti di lode e ringraziamento.
Ogni giorno per me, è stata un arricchimento spirituale che si realizzava nell’incontri di formazione e nella preghiera spontanea che direi che è stata una cosa bellissima, di questo momento forte che ho sperimentato. In un modo molto speciale, è stato fortissimo un momento di adorazione al Santissimo Sacramento nella notte in cui abbiamo dovuto lasciare il 2011 e accogliere con tanta gioia il 2012. L’ambiente di preghiera mi ha spinto di dire infinitamente: grazie Signore Gesù, grazie Signore Gesù, grazie Signore Gesù, per il dono della vita. Cioè, pensavo di ringraziare il Signore per l’anno 2011 ma un forte sentimento della presenza di Dio nella mia vita mi ha portato così lontano.
Un rendimento speciale di grazie va a Dio che ci ha riunito nello Spirito Santo, e anche a tutti i membri dell’equipe per la loro guida spirituale e formativa e la loro dolcezza nel parlare. Ringrazio soprattutto padre Lino che ci ha animato per tutta la settimana. Esso si è inserito e impegnato totalmente nel nostro mondo giovanile: nei nostri giochi, insegnamenti e naturalmente nell’esperienza di preghiera e della liturgia.
Grazie all’apertura, l’accoglienza, attenzione e davvero l’amicizia che personalmente direi che come una persona che non ha tanta esperienza del movimento, mi hanno aiutato ad entrare nella loro realtà. Credo che questi siano i frutti dello Spirito Santo che abbiamo invocato per tutta la settimana. Sì, lo Spirito Santo ha rafforzato e suscitato questa comunità di comunione. Questo è veramente un’esperienza vissuta dello Spirito alla luce della Parola di Dio che veniva letta spontaneamente e accompagnata dai canti di lode e ringraziamento.
Ogni giorno per me, è stata un arricchimento spirituale che si realizzava nell’incontri di formazione e nella preghiera spontanea che direi che è stata una cosa bellissima, di questo momento forte che ho sperimentato. In un modo molto speciale, è stato fortissimo un momento di adorazione al Santissimo Sacramento nella notte in cui abbiamo dovuto lasciare il 2011 e accogliere con tanta gioia il 2012. L’ambiente di preghiera mi ha spinto di dire infinitamente: grazie Signore Gesù, grazie Signore Gesù, grazie Signore Gesù, per il dono della vita. Cioè, pensavo di ringraziare il Signore per l’anno 2011 ma un forte sentimento della presenza di Dio nella mia vita mi ha portato così lontano.
Un rendimento speciale di grazie va a Dio che ci ha riunito nello Spirito Santo, e anche a tutti i membri dell’equipe per la loro guida spirituale e formativa e la loro dolcezza nel parlare. Ringrazio soprattutto padre Lino che ci ha animato per tutta la settimana. Esso si è inserito e impegnato totalmente nel nostro mondo giovanile: nei nostri giochi, insegnamenti e naturalmente nell’esperienza di preghiera e della liturgia.
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